Il titolo della mostra fa riferimento agli scambi perpetui che dagli anni Cinquanta in poi hanno caratterizzato una certa produzione artistica che afferisce al linguaggio, alla poesia, alla letteratura, e che ha generato degli spostamenti tra l’immagine, il segno e la parola, creando spazi e tempi dalla valenza polisemantica. In questo senso, puntuale è un assunto relativo al linguaggio pensato e scritto da Cesare Brandi: “Testo letterario e testo figurativo si pongono naturalmente come due formazioni parallele, indipendentemente dal fatto che insistano o no su uno stesso genotipo o per dirlo in modo meno formale ma più corrente, sullo stesso contenuto”. Ed è proprio da qui che parte la riflessione sull’idea di opera d’arte come “linguaggio oggetto” che si sviluppa nella produzione di un gruppo di artisti e poeti attivi da diverse decadi, che fanno del linguaggio elemento chiave del loro operato, sia dal punto di vista del significante che da quello del significato. Quello entro cui lavora ognuno degli artisti in mostra è un ambito di confine, in cui la parola assume un ruolo centrale. La PAROLA non ha solo un valore etico, legato al significato e al messaggio che esso trasferisce, ma ha anche un valore estetico legato all’aspetto, alla sua forma, al contesto entro il quale si colloca. Essa si dispiega sulla superficie come graphè e phonè, linguaggio e voce, dichiarando la natura ibrida e “meta – orfica” del segno. A volte entra in simbiosi con un’immagine “iconica” (tratta dai media) per produrre nuovi rapporti e discorsi. Un processo di intersezione dai risvolti decisamente performativi. L’idea della mostra insiste su opere che possono essere valutate sul piano dell’espressione e sul piano del contenuto. Gli artisti e le artiste presenti sono spesso anche poeti e poetesse e in questo senso i confini linguistici scompaiono o quantomeno si assottigliano ulteriormente in favore di nuovi territori. La parola rimane tale o diventa segno, ma continua a farsi portatrice di significati e di visioni (immagini che a loro volta sono altresì contenuto e forma).
Milleuno ALT – Arrigo Lora Totino, a cura di Giovanni Fontana, Giuseppe Morra e Patrizio Peterlini, aperta dal 16 marzo fino al 31 luglio 2023 presso la Casa Morra Archivi d’Arte Contemporanea, Salita San Raffaele 20C, a Napoli. La Fondazione Morra ha acquisito, grazie alla collaborazione di Lou Braghin Lora Totino, moglie dell’artista, il prezioso Archivio Arrigo Lora Totino che copre un arco temporale che va dal 1964 al 2016.
Libreria del Palazzo delle Esposizioni: Via Milano 15/17
Con gli autori Silvia Bordini, Giuseppe Garrera, Igor Patruno, Sebastiano Triulzi
Introducono Marco Giovenale e Fabrizio M. Rossi
Sono ribelli, tascabili, economici, stampati su carte ecologiche e pregiate. Sono impertinenti: hanno i titoli e gli autori in quarta di copertina, qualcuno neanche lì ma direttamente all’interno… e poi non scadono: Leopardi, che nel solo primo verso dell’Infinito ci racconta un mondo; Pasolini e tutte le donne della sua vita; i grandi poeti italiani che scrissero meravigliose canzoni negli anni Sessanta e Settanta; il poeta Carlo Bordini con la sua straordinaria avventura editoriale “Aelia Laelia”.
Tutti loro ci parlano ancora con forza, sono veri e propri classici a “lunga conservazione”.
Libreria del Palazzo delle Esposizioni: Via Milano 15/17
Con gli autori Silvia Bordini, Giuseppe Garrera, Igor Patruno, Sebastiano Triulzi
Introducono Marco Giovenale e Fabrizio M. Rossi
Sono ribelli, tascabili, economici, stampati su carte ecologiche e pregiate. Sono impertinenti: hanno i titoli e gli autori in quarta di copertina, qualcuno neanche lì ma direttamente all’interno… e poi non scadono: Leopardi, che nel solo primo verso dell’Infinito ci racconta un mondo; Pasolini e tutte le donne della sua vita; i grandi poeti italiani che scrissero meravigliose canzoni negli anni Sessanta e Settanta; il poeta Carlo Bordini con la sua straordinaria avventura editoriale “Aelia Laelia”.
Tutti loro ci parlano ancora con forza, sono veri e propri classici a “lunga conservazione”.
São Paulo (Brasil), “I Jornada Internacional de Poesia Visual: Pesquisa e Criação”. Catalogue edited by Anderson Gomes, Julio Mendoça, Juliana Di Fiori Pondian. Syrinx Editora, 2022.
OGGI, domenica 15 gennaio – dalle ore 12
@ SIC12artstudio, FINISSAGE della mostra Parole in cammino (l’art brut nella collezione Giacosa Ferraiuolo), a cura di Gustavo Giacosa BRUNCH & SESSION
OGGI, venerdi 13 gennaio alle ore 17 al MLAC (Museo Laboratorio Arte Contemporanea) Università La Sapienza SCRIVERE DISEGNANDO (la scrittura nell’art brut / e nelle esperienze di asemic writing). Conferenza di Sarah Lombardi, direttrice della Collection de l’Art Brut di Losanna
Martedì 10 gennaio ore 11 e ore 15
Mercoledi 11 gennaio ore 15
@ SIC12artstudio, VISITA GUIDATA alla mostra Parole in cammino (l’art brut nella collezione Giacosa Ferraiuolo), a cura di Gustavo Giacosa
Venerdi 13 gennaio ore 17 MLAC(Museo Laboratorio Arte Contemporanea) Università La Sapienza SCRIVERE DISEGNANDO (la scrittura nell’art brut / e nelle esperienze di asemic writing). Conferenza di Sarah Lombardi, direttrice della Collection de l’Art Brut di Losanna
Domenica 15 gennaio ore 12
@ SIC12artstudio, FINISSAGE della mostra Parole in cammino BRUNCH & SESSION
A San Cataldo, a pochi passi da Caltanissetta, c’è una collezione di oltre 500 tra rari volumi e riviste d’arte, dagli anni ’60 del Novecento sino a oggi
Come giustamente sostiene Aleida Assmann, che ha compiuto studi fondamentali sull’antropologia e sulla memoria culturale e comunicativa, “controllare gli archivi è controllare la memoria”. Ciò equivale a dire che questi luoghi, bene al di là della funzione più propriamente conservativa, si configurano per la presenza simultanea dell’”aspetto politico e quello mnestico”. Chi è preda del furore archivistico e dello slancio tassonomico, ha –> continua qui