https://www.fondazionebonotto.org/it/collection/poetry/collective/12006.html
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reunion / cage-duchamp. 1968
from https://johncage.org/reunion/
A recording of the premiere of John Cage’s Reunion in 1968
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Left to right: Teeny Duchamp, Marcel Duchamp and John Cage, performing “Reunion” at its premiere in Toronto, 5th March, 1968. Photograph by Shigeko Kubota @ The John Cage Trust
[…] Reunion is an event without a score; originally performed by playing a game of chess on a chessboard created by Lowell Cross. The game works as an indeterminate structure: as a game of chess is played, the moves of the players on the board activate four compositions and distribute them to eight speakers surrounding the audience. […]
more here: https://johncage.org/reunion/
media burn / ant farm. 1975
“Media Burn” by Ant Farm. Excerpt from Ant Farm’s classic video art piece examining and satirizing the media, particularly the impact of television. On July 4, 1975, what a TV newscaster described as a “media circus” assembles at San Francisco’s Cow Palace Stadium. A pyramid of television sets are stacked, dowsed with kerosene, and set ablaze. Then a modified 1959 Cadillac El Dorado Biarritz, piloted by two drivers who are guided only by a video monitor between their bucket seats, crashes through the pyramid destroying the TV sets.
https://www.moma.org/collection/works/107284
https://www.facebook.com/geffreygrant.guy/posts/2638853436258211

ARTIST: Ant Farm NATIONALITY: United States DATE_OF_WORK: c. 1976–2004 MATERIALS: offset printing on paper DIMENSIONS: sheet: 11 x 8 1/2 in. CREDIT_LINE: University of California, Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive; Purchase made possible through a bequest of Thérèse Bonney by exchange, a partial gift of Chip Lord and Curtis Schreier and gifts from an anonymous donor and Harrison Fraker
“chi ha paura di patrizia vicinelli”: dall’11 novembre al macro
Sandro Ricaldone
Chi ha paura di Patrizia Vicinelli?
Al museo MACRO – via Nizza 138, Roma
11 novembre 2021 – 27 febbraio 2022
Opening 11 novembre dalle 18:00 alle 21:00
evento facebook: https://www.facebook.com/events/579894433249303/
Con Chi ha paura di Patrizia Vicinelli la sezione ARITMICI del museo prosegue il suo approfondimento sull’importanza della sperimentazione linguistica e poetica. La prima mostra istituzionale dedicata alla poetessa bolognese Patrizia Vicinelli offre una ricognizione di questa figura sensibile e irrequieta che si è confrontata, in seno a una forte militanza artistica e politica, con le neo-avanguardie letterarie, dal Gruppo 63 a Emilio Villa e Aldo Braibanti, e con i protagonisti del cinema sperimentale degli anni Settanta come Alberto Grifi, Gianni Castagnoli, Mario Gianni.
Nello spazio espositivo la sua voce diviene un’interferenza costante mentre il suo linguaggio viene presentato nelle diverse sfaccettature che lo compongono: dal suo proporsi grafico fino a una ricerca gestuale e performativa che conferisce un’importanza fondamentale al corpo. Sempre trasgressivo e destrutturato, il suo scrivere poliglotta composto da anomali caratteri grafici e tipografici dimostra una dinamicità espressionista pronta a sottolineare i mutamenti storici che Patrizia Vicinelli attraversò negli anni della sua breve vita.
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giuseppe garrera: archivi privati e collezionismo (intervento per la biblioteca elio pagliarani)
oggi, una conferenza di giuseppe garrera: gli archivi privati e il collezionismo
Con Giuseppe Garrera, oggi, 14 settembre 2021 alle ore 18, riprendono le attività di diffusione culturale e di ricerca della Biblioteca Elio Pagliarani, a cura di Cetta Petrollo e Lia Pagliarani. Garrera parlerà del mondo degli archivi privati e del collezionismo.
QUESTO il link su cui cliccare per partecipare alla conferenza.
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meet.google.com/ifu-hqaw-nzp
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una conferenza di giuseppe garrera: gli archivi privati e il collezionismo
Con Giuseppe Garrera, il 14 settembre 2021 alle ore 18, riprendono le attività di diffusione culturale e di ricerca della Biblioteca Elio Pagliarani, a cura di Cetta Petrollo e Lia Pagliarani. Garrera parlerà del mondo degli archivi privati e del collezionismo.
QUESTO il link su cui cliccare per partecipare alla conferenza.
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meet.google.com/ifu-hqaw-nzp
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from ‘kontextsound’, antwerp (belgium), apr/may, 1977
tom raworth & corrado costa (selvetta hot nights, mendrisio 1988)
28 e 29 giugno, rai radio techetè: joseph beuys lo sciamano
la scomparsa di piero simondo
Testo di Sandro Ricaldone:
PIERO SIMONDO, il giovane uomo ritratto in questa foto del luglio 1957 (scattata da Ralph Rumney) a Cosio d’Arroscia, dove ospitava nella sua casa natale la riunione di artisti da cui nacque l’Internazionale situazionista, è scomparso questa notte a Torino, all’età di 92 anni.
Artista e animatore culturale infaticabile, prima dell’I.S. aveva fatto parte con Asger Jorn e Pinot Gallizio, con Elena Verrone (che sarebbe divenuta sua moglie) e Walter Olmo, del Movimento Internazionale per un Bauhaus Immaginista e attraversato da protagonista l’avventura del Laboratorio sperimentale di Alba.
Dopo la rottura con Guy Debord, aveva fondato il C.I.R.A., un gruppo cooperativo partecipato da operai FIAT ma anche da figure di spicco della cultura torinese come il professor Francesco De Bartolomeis, che più tardi lo chiamerà all’Università, ad organizzare i Laboratori artistici della Facoltà di Magistero, non a caso definiti, anch’essi, “sperimentali”. Qui, negli anni ’90, nella sua veste di docente di Metodologia e Didattica degli Audiovisivi, si era impegnato sul fronte della produzione di contenuti digitali, stimolando i suoi allievi a creare startup in quest’ambito.
Autore di molteplici pubblicazioni, fra cui “Il colore dei colori” (La Nuova Italia, 1990) e “Guarda chi c’era, guarda chi c’è. L’infondata fondazione dell’Internazionale situazionista” (Ocra Press, 2004), ha proseguito sino allo scorso decennio la sua attività pittorica, avanzata per fasi diverse, dagli straordinari “Monotipi” degli anni ’50 alle grandi “Topologie” del periodo successivo ai “Quadri Manifesto” realizzati negli anni ’70; procedendo poi con i cicli, più recenti, delle “Ipocraquelures”, degli “Ipofiltraggi” e dei “Nitroraschiati”, in un lavoro costantemente orientato alla ricerca di esiti in qualche modo affrancati dall’intenzionalità dell’autore, in traccia di quell'”immagine imprevista”, che dà il titolo al volume che accompagnava l’antologica allestita a Finalborgo nel 2011.
Una ricerca indipendente, fuori dagli schemi invalsi nelle correnti più note della contemporaneità, ma di grande rigore e respiro, sempre aliena da qualsiasi compromesso.
ignacio gómez de liaño: abandonar la escritura (1968-69)
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in “Revue OU: REVUE-DISQUE 34/3”, 1969
= https://www.museoreinasofia.es/en/multimedia/ignacio-gomez-liano
Fai clic per accedere a liano_148mm_web_2-6-20_ingles.pdf
https://www.museoreinasofia.es/prensa/nota-de-prensa/ignacio-gomez-liano-abandonar-escritura-0
https://www.museoreinasofia.es/en/exhibitions/ignacio-gomez-liano
un’opera di emilio villa in “verso la poesia totale”, di adriano spatola (prima ed., rumma, 1969)
un’opera di emilio villa in “verso la poesia totale”, di adriano spatola (prima ed., rumma, 1969)