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alcune annotazioni per una possibile replica ad un articolo su ‘l’ospite ingrato’, n. 12, lug-dic 2022

quarta di copertina di Prosa in prosa, disegni di Enrico Pantani, https://ticedizioni.com/products/prosa-in-prosa

Nell’ultimo numero (12, lug-dic 2022) della rivista online del Centro Franco Fortini, “L’ospite ingrato”, compare un articolo di Claudia Crocco intitolato Poesia lirica, poesia di ricerca. Appunti su alcune categorie critiche di questi anni (che rielabora un testo già comparso nel 2014 su LPLC).
Nell’impossibilità da parte mia di strutturare ora un intervento ampio che possa riflettere su quanto quel testo riporta, un’idea (spero non troppo balzana) che ho tradotto in atto è stata quella di attraversare in viva voce, rapidamente e informalmente, quasi dialogando, alcuni dei temi toccati. In modo da offrire, nella maniera meno accademica e più svelta possibile, una serie di annotazioni e tentate puntualizzazioni, che propongo qui a chi legge (e ascolta):

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Pensando possa essere utile, riporto poi qui di séguito i link ad alcuni saggi implicati tanto nell’articolo di C. Crocco quanto nella mia serie di notille:

Date e dati su “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “ricerca letteraria” [prima parte, uscita nel 2021 sul “verri”]
https://www.academia.edu/85155587/Date_e_dati_su_ricerca_scrittura_di_ricerca_ricerca_letteraria_prima_parte_

Carlo [Bordini] in bilico [sempre 2021, “il verri”]
https://www.academia.edu/76568616/Carlo_in_bilico

daniele poletti: “scrittura complessa”, intervento a new york, istituto italiano di cultura, 12 nov 2022

i buonisti col basto / differx. 2022

Nei giorni di novembre ’22 in cui Charles Bernstein è stato in Italia (6 date, 6 letture/incontri ampiamente frequentati, da nord a sud), ossia [lèggasi:] “nei giorni in cui in Italia per la prima volta è stato presente presentato e leggente uno dei maggiori autori statunitensi che da mezzo secolo fa sperimentazione letteraria, e di cui da 20 anni perfino in Italia si parla”, bon, in tali giorni non un solo assertivo o lirico ha avuto la buona creanza di onorare i propri proclami di democrazia poetica & imparziale ascolto dell’atro autre, facendo capolino ad ascoltare.

E bon, o voi, ve lo dico: farete pure lirica decente, scriverete opimi saggi e saggiamente recensirete i sodali vostri sulla Repubblica24ore della Sera della domenica, sdoganerete il rondone e i sonetti, invocherete respect pei vostri metri di a-capo, dirigerete o sarete diretti da collane e catene, sfilerete in questo o quel festival o quaderno tatuati da neocatecumenali del mito, ma di un ascolto che sia uno, none, zero, col c**** che siete capaci.

E se non scomodate le vostre dilicate terga per andare a sentire gratis Bernstein, o Gleize, o Goldsmith, o Quintane (nomi non casuali), osservo, quando mai aprirete un libro, perfino italofono, di ricerca letteraria – quale che sia?

Giù la maschera, birbantelli. A voi di ricerca, sperimentazione, non assertività eccetera ve ne frega meno dei 4 asterischi del suddetto c****. Vi bisogna il basto del mainstream, a voi, e sorrido a sentirvi bussare col capo basso nel legno di tutte le porte pensabili, inclusa (e qui rido) la mia.

charles bernstein a milano, il 20 novembre al castello sforzesco

A Milano, domenica 20 novembre, h. 12, al Castello Sforzesco, Sala della Balla, si presenta il libro di Charles Bernstein, Echo / Eco (Edizioni del verri, 2022, testo inglese e traduzione italiana), con Barbara Anceschi, Carla Buranello, Marco Giovenale. Sarà presente l’autore.

L’incontro fa parte del ciclo di eventi Bookcity:

https://www.bookcitymilano.it/eventi/2022/giocare-cricket-senza-mazza

Eco/Echo raccoglie le poesie scelte dall’autore a partire da Senses of Responsibility del 1979 fino agli ultimi testi usciti quest’anno negli Stati Uniti in Topsy-Turvy. Ma non è un’antologia con testo a fronte. È un libro bifronte: da una parte i testi in inglese, dall’altra, capovolto il volume, si trovano le traduzioni curate da altri poeti italiani che nell’arco della loro attività hanno collaborato con Bernstein nel segno di una poesia sperimentale e d’invenzione. Il libro si conclude con la traduzione del V canto di Catullo compiuta a quattro mani insieme alla curatrice. Il volume accoglie inoltre un saggio di Bernstein sui rapporti tra poesia americana contemporanea e poesia italiana e una dettagliata nota bio-bibliografica dell’autore. Per Bernstein la eco/echo-poetica è pensare alla scrittura come forma di ascolto verso una “risonanza non lineare di un motivo che rimbalza su un altro. Ancora di più, è la sensazione di allusione in assenza di allusione. In altre parole, l’eco che sto cercando – è lo stesso Bernstein a dircelo – è uno spazio vuoto: l’ombra di una fonte assente”.

https://www.ilverri.it/index.php/le-collane/collana-rossa/eco-echo-detail

“ricerca letteraria”, “spazio di ricerca”: antonio porta, 1983

Il saggio sulle espressioni “ricerca letteraria” e “scritture di ricerca”, postato ieri, e uscito lo scorso anno nella sua prima parte, si interrompe con il 1980, circa. Devo assai energicamente ringraziare Chiara Portesine per avermi segnalato, in questi giorni in cui sto proprio rivedendo la seconda parte del saggio, uno straordinario – e limpidamente esplicito – articolo di Antonio Porta che, sul “Corriere della sera”, nel 1983 parla di “spazio di ricerca”, “ricerca letteraria”.

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Registrate nel saggio le numerose occorrenze di espressioni relative alla “ricerca”, e aggiunto questo prezioso articolo di Porta, non solo si intende sempre meglio come la generazione a cui appartengo abbia trovato naturale e solido e stabile/stabilizzato, tra fine anni Ottanta e inizio Novanta, il termine “ricerca” come segno di sperimentazione letteraria; ma anche come, a maggior ragione, questo si sia presentato come nome legittimo, a XXI secolo iniziato, per indicare una scrittura non pacificata, non convenzionale, e soprattutto in sincrono con esperienze di “experimental writing” ormai altrettanto attestate nel resto del mondo.

(Attestate e attestantesi, ovviamente, nonostante l’ignoranza intenzionale, o la ‘censura’ e opposizione frontale, e le piccole manovre d’ostacolo e i banali giochi di facciata messi in atto dai buffi personaggi del mainstream italocentrico).

date e dati su “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “ricerca letteraria” [prima parte], in ‘il verri’ n 75, feb. 2021

Marco Giovenale, Date e dati su “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “ricerca letteraria”
[prima parte]
in «il verri», n. 75, feb. 2021, pp. 110-124:

https://www.academia.edu/85155587/Date_e_dati_su_ricerca_scrittura_di_ricerca_ricerca_letteraria_prima_parte_

https://slowforward.files.wordpress.com/2022/08/mgiovenale-date-e-dati-su-ricerca-in-il-verri-n-75-feb-2021-pp-110-124.pdf

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antonio syxty incontra gianluca picconi: su “la cornice e il testo. pragmatica della non-assertività” (tic edizioni)

il libro: https://ticedizioni.com/collections/gli-alberi/products/la-cornice-e-il-testo-pragmatica-della-non-assertivita-gian-luca-picconi

new from il verri editions: “eco / echo”, poems of charles bernstein translated into italian

see https://jacket2.org/commentary/eco-echo :

ECO / ECHO: Poems of Charles Bernstein translated and edited by Carla  Buranello, with additional translations by Luigi Ballerini, Marco Giovenale, Gherardo Bortolotti, and Milli Graffi. Published by Il Verri Editions. Avaialbe now HERE (info@ilverri.it), at bookstores and online. 296 pages.

Eco / Echo collects the poems chosen by the translators  starting from Senses of Responsibility in 1979 up to the latest book released in the United States in Topsy-Turvy. But this is not a bilingual facing-pages collection. It is a two-faced book: on way the poems in Italian, flip the book around (topsy-turvy), you get the poems in English.  The book also includes an essay by Bernstein on the relationship between contemporary American poetry and Italian poetry and an introduction by the editor. For Bernstein, echopoetics is to think of writing as a form of listening towards a non-linear resonance of one motif bouncing off another. Even more, it is the feeling of allusion in the absence of allusion. In other words, the echo I’m looking for,  Bernstein  tells us —is an empty space: the shadow of an absent source.

info@ilverri.it

https://www.ilverri.it/index.php/contatti

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frixione vince il pagliarani

con Naturama (1981-2019), libro pubblicato da Oèdipus, Marcello Frixione vince l’edizione 2022 del Premio Elio Pagliarani per l’opera edita.

edoardo sanguineti: “cahier de brouillon”

Sandro Ricaldone

EDOARDO SANGUINETI
Cahier de brouillon
Traduit de l’italien par Pierre Gérard
édition bilingue
Nous, 2022

Cahier de brouillon est un livre majeur d’Edoardo Sanguineti, un livre constitué de poèmes adressés, qui brouillent sans cesse les frontières entre narration, confession, déclaration et méditation. Ce sont aussi des poèmes du corps, où le disparate, la multiplicité des voix, les glissements et les interruptions récusent toute solennité — des poèmes teintés d’une ironie constante, d’un humour désacralisant.

Edoardo Sanguineti (Gênes, 1930-2010)
est l’un des plus grands poètes italiens du XXe siècle. Figure de proue des Novissimi et du Gruppo 63, critique, prosateur, traducteur et passeur, il est l’auteur d’une poésie radicale, plurilingue et autobiographique, dont la véritable réception est encore à venir.

il “faldone” più recente: uscito ora per aragno

acquistabile fin da ora al Salone del libro di Torino (e) presso l’editore

https://www.ninoaragnoeditore.it/opera/faldone-zero-cinquantanove-novantotto-novantanove

il sistema immunitario del mainstream (mini-notilla)

Per certi aspetti sembra che il sistema immunitario del mainstream, che negli anni Ottanta (per via della vastità delle ricerche letterarie ancora in corso dagli anni Settanta) aveva reagito in ritardo contro la sperimentazione 1963–71–77, si sia invece con gli anni Duemila attrezzato per sovra-reagire, con buona prontezza, e già dal 2003 circa, contro interventi anche minimi, iniziative, incontri, materiali che potevano uscire su vari blog, Splinder e Blogspot, o su Nazione indiana, Absolute poetry, gammm, poi alfabeta2 eccetera; o contro libri come Prosa in prosa (2009).

Dal 2009 in avanti direi che autori, editori e critici mainstream o sottoboschivi, concordi, non abbiano fatto altro che alzare il tiro, e ridimensionare ogni centimetro possibile del territorio sperimentale. (Che infatti attualmente può contare solo su quattro-cinque collane o editori).

Già su un piano primario, quello lessicale, si può dire che è da definire oggettiva l’opposizione, nel corso degli anni, a un discreto numero di espressioni e ipotesi critiche: “scrittura di ricerca” (da taluni deformata insistentemente in poesia di ricerca), “cambio di paradigma”, “non-assertività”, “scritture installative”, “post-poesia”, “letteralismo”, “prosa in prosa” (intenzionalmente misinterpretata e normalizzata come poesia in prosa).

Questo, fino a negare l’evidenza. Fino, cioè, a negare che gli anni più vicini a oggi abbiano visto non un attenuarsi ma uno stabilizzarsi e perfino crescere delle scritture non allineate, e della loro varietà. (Pensiamo solo all’exploit di Tic Edizioni, recentissimo). Dire che la sperimentazione al principio degli anni Venti del XXI secolo stia ripiegando le vele mi sembra una grossa imprecisione, eufemisticamente. Anche solo pensando al lavoro su autori nodali del passato che Diaforia (Agnetti, Spatola, Diacono) e Argo (Villa, Costa) hanno fatto e fanno con alacrità.

Al contrario, le vele sono tutt’altro che ammainate. Solo (ed è tantissimo) editoria e accademia pensano ad altro.

la situazione in poesia / differx. 2022

4 agosto: tutto spatola a pisa

All’interno della manifestazione pisana “Un fiume di libri in Piazza Cavallotti” (rassegna di editoria indipendente), il volume di Adriano Spatola, OPERA (a cura di Giovanni Fontana), edito da [dia•foria nel 2020, in collaborazione con dreamBOOK edizioni, avrà la sua prima vera, “fisica”, presentazione.

Saranno presenti all’evento: Giovanni Fontana (poeta e poliartista di rilievo internazionale); Bianca Maria Bonazzi (attiva collaboratrice dell’attività culturale di Spatola); Riccardo Spatola (figlio del poeta); Fabrizio Bondi (critico e accademico presso la Scuola Normale Superiore); Daniele Poletti (direttore del progetto culturale/editoriale [dia•foria); Stefano Mecenate (dreamBOOK edizioni).

OPERA è un libro fondamentale per ricostruire la nostra storia letteraria dagli anni ’60 agli ’80 e per valutare il lascito di uno dei poeti più importanti del Novecento.
Nella presentazione si parlerà dell’edizione del libro, della scrittura e dell’operato culturale di Adriano Spatola e dei progetti futuri, passando per l’ascolto di alcuni celebri pezzi di poesia sonora del nostro.

Evento facebook: https://facebook.com/events/s/presentazione-opera-di-adriano/370346311129890/

OPERA può essere acquistato scrivendo a:
info@diaforia.org
info@dreambookedizioni.it
http://www.diaforia.org
http://www.dreambookedizioni.it

la seconda vita di corrado costa (bazzano, 30 luglio)

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