Archivi categoria: annotazioni

tre utili link per il cane che fuma la pipa

https://slowforward.net/2022/03/23/la-situazione-in-poesia-differx-2022/

https://slowforward.net/2022/02/21/poesia-per-il-pubblico-a-k/

https://slowforward.net/2022/10/12/italia-sommersa-francia-emersa/

duchamp, “notes”

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alcune annotazioni per una possibile replica ad un articolo su ‘l’ospite ingrato’, n. 12, lug-dic 2022

quarta di copertina di Prosa in prosa, disegni di Enrico Pantani, https://ticedizioni.com/products/prosa-in-prosa

Nell’ultimo numero (12, lug-dic 2022) della rivista online del Centro Franco Fortini, “L’ospite ingrato”, compare un articolo di Claudia Crocco intitolato Poesia lirica, poesia di ricerca. Appunti su alcune categorie critiche di questi anni (che rielabora un testo già comparso nel 2014 su LPLC).
Nell’impossibilità da parte mia di strutturare ora un intervento ampio che possa riflettere su quanto quel testo riporta, un’idea (spero non troppo balzana) che ho tradotto in atto è stata quella di attraversare in viva voce, rapidamente e informalmente, quasi dialogando, alcuni dei temi toccati. In modo da offrire, nella maniera meno accademica e più svelta possibile, una serie di annotazioni e tentate puntualizzazioni, che propongo qui a chi legge (e ascolta):

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Pensando possa essere utile, riporto poi qui di séguito i link ad alcuni saggi implicati tanto nell’articolo di C. Crocco quanto nella mia serie di notille:

Date e dati su “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “ricerca letteraria” [prima parte, uscita nel 2021 sul “verri”]
https://www.academia.edu/85155587/Date_e_dati_su_ricerca_scrittura_di_ricerca_ricerca_letteraria_prima_parte_

Carlo [Bordini] in bilico [sempre 2021, “il verri”]
https://www.academia.edu/76568616/Carlo_in_bilico

i.s.: définitions

cliccare per ingrandire / click to enlarge

pasquale polidori: una lettura di documenta fifteen

da leggere e includere in qualsiasi ragionamento e dialogo in tema di arte, processualità, condivisione, …
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https://unclosed.eu/rubriche/osservatorio/recensioni-attualita/400-le-sedie-di-documenta-fifteen-per-un-sabotaggio-del-pathos.html

è brutto e cattivo, il poeta, chiariamo

Palazzo delle Esposizioni

#carmelobene

#pierpaolopasolini

i nomi che assumono gli oggetti verbali al di fuori delle griglie dei generi

i nomi che assumono gli oggetti verbali al di fuori delle griglie dei generi letterari (e, ovviamente, al di fuori di una certa idea di poesia):

https://slowforward.net/2022/08/13/ma-no-ma-no-ma-ni-non-e-morta-la-poesia-su/

sono insistente, sì. ma è anche perché su slowforward (a differenza dei documenti che posso registrare su Academia o Archive, che sono pdf ‘fissi’) la situazione è ‘plastica’ ossia continuamente aggiornata con nuove verifiche di quanto vado sostenendo.

quindi i saggi nella loro forma più aggiornata sono su slowforward prima di tutto. (poi pian piano aggiorno anche le altre sedi).

altri nomi per altre scritture: due interventi recenti, anche su academia

Due interventi recenti (uno relativamente vicino) ho pensato fosse utile inserirli anche in Academia. Non essendo uno studioso ‘incardinato’, anzi tenendomi ben lontano dall’università, posso permettermi di inserire anche dei ‘draft’ incompleti (perfino giocosi, in qualche caso).

Cfr. https://uniroma1.academia.edu/MarcoGiovenale/Drafts (con bonus track su Bordini)

due interventi recenti di Marco Giovenale su Academia.edu

Fin dall’inizio del Novecento, se non da prima, si sono attestati altri nomi, e prima ancora altre forme, ad affiancare o francamente sostituire il vocabolo “poesia”. Dalle “epifanie” joyciane, dalle infinite escursioni verbali e verbovisive di Emilio Villa, fino alle prose in prosa francesi e italiane, il percorso è costellato di ‘entità’ scritte che sembrano scavalcare e beffare le divisioni in generi letterari, e non semplicemente allargare il contenitore poesia, ma uscirne completamente e – si direbbe – definitivamente, lasciando a chi resta (nel contenitore) di baloccarsi con versi, rime e ritmi.

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I due testi sono disponibili anche su archive.org:

https://archive.org/details/nioques-frisbees-e-altre-deviazioni

https://archive.org/details/poesia-non-morta

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nanni cagnone: “cognizione di emilio villa”

1989, 1998, 2008 / @ rebstein

https://rebstein.files.wordpress.com/2014/12/nanni-cagnone-cognizione-di-emilio-villa.pdf

unwriting / jim leftwich. 2022

Unwriting
Jim Leftwich
Summer 2022
Nevada

Here it comes again, like an avalanche, oceanic, rolling across the desert, every imaginary uprooted route at once, enough to make you think it has a mind of its own, language cannot be trusted to mind its own business, sit down and shut up, work independently without disturbing others.

The word “unwriting” arrived most recently in my mind’s ear as a misreading of my first thing in the morning no glasses on handscrawled note about “the unwilling”.

What, then, is this unwriting? Is it a rewriting of a misreading? Is it an acknowledgement of misreading as rewriting? Is it the revelation of a parallel text, a parallel universe, another world is possible, the ancient branes of string theory, asemic messages encoded in those astonishing photographs from the James Webb telescope?

I think we know. Life is more than life. Language is more than language. Life is never life and life only. Life is beside itself with joy, beside itself with bewilderment, disbelief, semiosis, mitosis, osmosis, baskets of fish and loaves of bread, the news from far and near, some of which is true, the felt presence of experiential reality.

You can’t step in the same stream walking beside the lake, where the two creeks flow in from the mountains to the west, reading an old book of poems, remembering how it all got started in your tiny little life your tiny little world, what that small patch of the cosmos looked like 5 billion years ago, twice.

That is another reason, if not several, for wandering wide-eyed in the wonder, while the species is surely dying of its own devices, and there is no humanly semiotic future to care for our writings or unwritings, singing, between the two deserts, having driven ourselves softly or brutally insane, such that the human experiment seems to have failed entirely, if we can say so in some sort of poem, what hypothesis exactly was the experiment meant to test?

la francia da una parte, l’italia dall’altra: lo snodo degli anni ’80 e ’90 e la povertà della situazione italiana in letteratura

un estratto di appena 7′ dalla presentazione del libro Qualche uscita. Postpoesia e dintorni, di Jean-Marie Gleize:

per intendersi sulle differenze tra Italia e Francia, sullo snodo cruciale degli anni Ottanta, sugli oltre vent’anni di cattiva editoria italiana (almeno fino al 2003), e sui danni che ne derivano ancora oggi.

[la registrazione integrale della presentazione, con tutti gli interventi (di Magno, Manganelli, Giovenale, Zaffarano) è ascoltabile qui: https://gammm.org/2022/07/07/presentazione-qualche-uscita/]

[l’intervento da cui cito i nomi, e a cui in voce mi riferisco, è il seguente: https://slowforward.net/2022/02/21/poesia-per-il-pubblico-a-k/]

Francis Ponge

N.b.: in un intervento di commento a quanto da me detto nei 7′ proposti, Michele Zaffarano giustamente aggiunge, ai nomi fatti, il maggiore di tutti, Francis Ponge (1899-1988), modello autoriale essenziale per tutti gli scrittori francesi di terza via, alternativa cioè ad avanguardia e lirica, parimenti tradotto poco o per nulla in Italia (addirittura fino a oggi).

materiali, testi e saggi da ora liberamente scaricabili per “esiste la ricerca?”

https://t.ly/I3xy

h. 16, ora inizia l’incontro ESISTE LA RICERCA? … e, al codice QR qui sopra, ossia al link indicato, è possibile per chiunque accedere a una cartella di materiali pregressi, brevi saggi, estratti, elementi di vari autori.

lacan pizzica gli assertivi (ovvero: come già qualche anno fa fosse chiaro che i poeti tentano di preprogrammare i lettori)