Presentazione del libro di Miguel Gotor, Generazione Settanta. Storia del decennio più lungo del secolo breve (1966-1982), Einaudi, 2022. Al Piper Club, 27 maggio 2023. Lettura di Alessandra Vanzi, interventi di Marco Giovenale, Maria Teresa Carbone, Andrea Cortellessa, Giuseppe Garrera, Pippo Di Marca.
Venerdì 26 maggio, grazie ad Alberto D’Amico, allo Studio Campo Boario a Roma si presenta Attribuzioni (pièdimosca edizioni, collana glossa): insieme all’autore, Antonio Vangone, il curatore della collana, Carlo Sperduti. L’appuntamento è alle ore 18:00 in viale del Campo Boario 4/A (metro Piramide).
IL LIBRO Un significato, più significati, nessuno: se scrivere è negare l’univoco, leggere è prestarsi all’equivoco, chiarirlo alle proprie condizioni. Non esistono due letture uguali poiché non esistono due vite uguali, due identiche realtà.
La morte di un amico, oggetti mirabolanti e inutili, Gaetano Bresci, la cocaina, piccole divinità, alcune banane, sogni senza uscita, briganti e streamer; è sufficiente cambiare filtro affinché queste storie assumano nuove conformazioni. Ogni voce è invitata a raccoglierle, legarle e disfarle, creando nuovi spazi nella finzione.
L’AUTORE Antonio Vangone (1995) vive in provincia di Napoli. Finalista al Premio Raduga 2017, suoi racconti sono apparsi su SPLIT, Tremila battute, Pastrengo, Clean, Risme, COYE, La morte per acqua e altre riviste letterarie. Alcune sue prose brevi sono state pubblicate nell’antologia di microfinzioni Multiperso (pièdimosca edizioni, 2022).
Lettura a Forte Bravetta in occasione del 25 aprile (2023): testi di Laura Pugno, Michele Fianco, Marco Giovenale, Vincenzo Ostuni. Cenni introduttivi e conclusivi di Michele Fianco.
Il file audio, registrato purtroppo a bassissima qualità da MG, è stato già generosamente ospitato e trasmesso da Radio Onda Rossa, grazie a Federico Raponi:
Come non esistesse (o: acciocché cessi d’esistere) un radicato radicante analfabetismo sui temi della postpoesia, riecco Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Stamattina legge dalle pp. 49-51 di Qualche uscita. Postpoesia e dintorni, di Jean-Marie Gleize, raccolta di saggi (da Sorties, 2009) tradotta con sprezzo del pericolo da Michele Zaffarano e pubblicata da TIC Edizioni. Buon ascolto.