Fantastiche visioni: festa con Giuliano Scabia, amici, teatro, musica, poesia (e qualche gallina)
Il 26 maggio prossimo, a due anni da quando Giuliano si è reso invisibile, organizzeremo un evento al MAD (Murate Art District) in via Ghibellina a Firenze. Non vuole essere una commemorazione, ma una “festa” in suo onore: inizierà al mattino alle 10 e durerà tutto il giorno fino alle 19:30. Ecco di seguito gli appuntamenti proposti:
Per chi è interessato, dalle 10 alle 11 sarà possibile, previa prenotazione (presso info@fondazionegiulianoscabia.it), visitare l’archivio e il laboratorio di Giuliano, sedi della Fondazione, che si trovano in via delle Conce a pochi passi dalle Murate. In una delle tre sale del MAD verranno proiettati per tutto il giorno diversi filmati su e con Giuliano Scabia.
Dalle 11 alle 13 ci saranno alcuni interventi sull’opera di Scabia a partire dagli ultimi libri pubblicati, tenuti da conoscitori e amici di Giuliano e alcuni interventi sull’importanza degli archivi, a cui parteciperà anche un rappresentante della Sovraintendenza archivistica della Toscana.
La pausa pranzo prevede la possibilità di mangiare a un prezzo concordato di 10 euro al Caffè Letterario all’interno delle Murate.
Alle 14 i lavori riprenderanno, anche con la partecipazione degli studenti dell’Università di Firenze, Dipartimento SAGAS, settore spettacolo, ai quali sarà presentato il libro sull’esperienza didattica innovativa e non convenzionale portata avanti da Scabia al DAMS in 35 anni: Scala e Sentiero verso il Paradiso.
Avranno poi luogo una serie di performance teatrali di amici attori come Bustric e Annibale Pavone, burattinai come Bruno Leone e Thomas Jelinek e musicisti come Francesca Gasparini, Emilio Vallorani e Margherita Scabia che ci terranno compagnia fino alle 18:30.
Si conclude con un brindisi e una ulteriore festa. A chiusura della giornata infatti, ci sarà una #festaromana (un format ideato da Gianfranco Anzini, che da anni lo sperimenta a Roma, e ne sarà il cerimoniere) una festa cioè di letture e di ascolto. Chi abbia letto e amato qualcuna delle opere pubblicate da Giuliano Scabia, potrà leggere e condividere il brano che più lo ha colpito, quello che gli è rimasto nel cuore (durata massima di 3 minuti, si consiglia di cronometrarsi prima).
L’evento ha il patrocinio della Regione Toscana e un contributo dalla Banca Generali.
Mercoledì 22 febbraio, alle ore 18:00 a Roma, presso lo Studio Campo Boario (Viale del Campo Boario 4a)
presentazione del primo titolo della collana ‘glossa’, di pièdimosca edizioni:
MULTIPERSO. Antologia di microfinzioni (pièdimosca, 2022)
introduzione e interventi del dirottatore della collana, Carlo Sperduti
letture di Fiammetta Cirilli, Angelo NGE Colella, Luigi Di Cicco, Dario Faggella, Marco Giovenale, EdaÖzbakay, Cristina Pasqua, Francesca Perinelli, Antonio Francesco Perozzi, Antonio Sinisi, Ivan Talarico, Damiano Torre, Cristina Venneri
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IL LIBRO Contenere moltitudini non è contraddizione. Contraddirsi non è contraddirsi. La letteratura non è una: il singolare è bandito. Non c’è letteratura. Soprattutto non c’è Letteratura. Ci sono letterature: impossibile contarle. Si può imboccare una via. Se ne possono imboccare molte. Ci si può soltanto perdere. Se non ci si perde, si rischia di arrivare. Di conseguenza: la tentazione di stare, la letteratura, la Letteratura. Il multiperso non sta. Nel multiperso ci si sposta.
LA COLLANA glossa è una collana a margine dirottata da Carlo Sperduti: a margine della collana di narrativa ‘ossa’ di pièdimosca edizioni; a margine della letteratura e dell’editoria attuali. glossa si occupa di prose brevissime, con un’attenzione particolare alla sperimentazione e alla scrittura pura e una vocazione all’eterogeneità. glossa sceglie la forma brevissima in quanto campo privilegiato di ricerca, sospensione, deragliamento, mistero, esattezza, stile, densità, spostamento. glossa nasce dalla convinzione che non esista una definizione di letteratura ma che le sue definizioni siano, al contrario, potenzialmente infinite: vorrebbe contenerle tutte, ne propone alcune, le mette tutte in discussione.
oggi, 17 febbraio 2023 dalle 14:30 alle 18:00 Biblioteca di Lingue e letterature straniere moderne Università Sapienza di Roma, edificio Marco Polo, 2° piano Circonvallazione Tiburtina, 4 Roma
UN TÈ IN BIBLIOTECA
Un pomeriggio di letture e conversazioni
con Carmen Gallo, Laboratorio Autoreverse, Massimiliano Manganelli e Gian Luca Picconi, Luciano Neri, Cesare Pietroiusti, Pasquale Polidori, Chiara Portesine, Irene Ranzato, Antonio Syxty, Michele Zaffarano
Musiche al pianoforte composte ed eseguite da Michele Sganga
Grazie a Biblioteq Tea Shop Roma
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domani, 18 febbraio 2023 dalle 10:30 alle 15:30 AOCF58 Galleria BRUNO LISI + DEPOSITO SOLVENTI via Flaminia 58 Roma
17 febbraio 2023 dalle 14:30 alle 18:00 Biblioteca di Lingue e letterature straniere moderne Università Sapienza di Roma, edificio Marco Polo, 2° piano Circonvallazione Tiburtina, 4 Roma
UN TÈ IN BIBLIOTECA
Un pomeriggio di letture e conversazioni
con Carmen Gallo, Laboratorio Autoreverse, Massimiliano Manganelli e Gian Luca Picconi, Luciano Neri, Cesare Pietroiusti, Pasquale Polidori, Chiara Portesine, Irene Ranzato, Antonio Syxty, Michele Zaffarano
Musiche al pianoforte composte ed eseguite da Michele Sganga
Grazie a Biblioteq Tea Shop Roma
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18 febbraio 2023 dalle 10:30 alle 15:30 AOCF58 Galleria BRUNO LISI + DEPOSITO SOLVENTI via Flaminia 58 Roma
Ancora per una settimana si può visitare la mostra di Michele Zaffarano da AOCF58 Galleria Bruno Lisi, via Flaminia 58 Roma. È l’occasione per avvicinarsi alla sua poesia passando per la concezione di uno spazio e, all’interno, per l’immagine del corpo che si offre allo sguardo sgombro di ogni interpretazione, come nel video che Zaffarano ha realizzato avvalendosi della cinematografia di Angelo Marotta.
Riguardo al corpo, c’è qualcosa di più che non è incluso nella mostra, ma che inizialmente doveva esserci.
Cinque stanze tra cui il corpo è un testo che Michele Zaffarano ha scritto nel 2019 per «Rooms for Secrets», un progetto di performance ambientale ideato da Antonio Syxty e realizzato in collaborazione con Susanna Baccari e Zaffarano, per MTM – Manifatture Teatrali Milanesi. Si tratta di un teatro degli oggetti che abbatte completamente la divisione tra cose e parole, secondo una logica radicale del ready-made come metodo pratico di sintesi dei discorsi, come è consuetudine nell’arte di Syxty. Lungo questa strada, anche la voce di Zaffarano diventa una cosa, pari a un secchio, una finestra, cinque bottiglie in fila; e deve dare conto delle proprie funzioni, nella trasparenza della forma. Messa di fronte alla scrittura, questa voce-cosa non esaurisce il testo; non più di quanto possa fare il ritaglio di carta stampata (e completamente senza spazio ai bordi). Va molto veloce, per evitare la compromissione con i significati che trasporta; e la sua forma è modellata dalla ricorrenza ossessiva del possessivo, che è superfluo, che è uno spigolo senza ragione. A ottobre 2022, negli studi di Lumi Ed. musicali, Deposito solventi ha registrato le cinque parti di questo testo: Il corpo; Il dio; I soldi; I desideri; Lo spazio.
20 ottobre 2022, h. 17, Filippo Tuena, La voce della Sibilla (Il Saggiatore): presentazione a Roma, con l’autore e Carmen Gallo, Umberto Rossi, e il coordinamento di Riccardo Capoferro. Alla Sapienza, Edificio Marco Polo, Aula 109, Circonvallazione Tiburtina 4.