caro babbo natale

21 dicembre 2012
(dunque 1 mese di ritardo)

Caro Babbo Natale,
anche quest’anno mi fa male l’ombrello quando mi siedo. (Nonostante io sia stato miracolosamente accolto già da due anni e mezzo nell’argenteo [dorato sarebbe troppo] mondo della disoccupazione).

Bon. In ogni caso, dato che il mondo non è finito oggi, 21 dicembre, oso sperare che tu il 25 almeno quest’anno ti faccia vivo, non col solito carbone.

Chiedo – a nome di tutti gli ombrellizzati – non dico doni, ma una minima percentuale di felicità e qualche doloretto in meno negli ospedali e nelle varie forme di carcere di cui l’occidente è prodigo.

Sii sereno e, considerato che di rosso sei già vestito, cerca di trarne qualche conseguenza politica.

Walserianamente tuo

Mog

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[da una mail a Ugo Pierri, pittore in Trieste]