importante:
https://www.instagram.com/reel/C69VswUxUIy/
youtube ha rimosso questo video (che avevo scaricato da ig e caricato sul mio account yt @differx-2), quindi *va assolutamente visto e condiviso*: https://www.instagram.com/reel/C69VswUxUIy/
importante:
https://www.instagram.com/reel/C69VswUxUIy/
youtube ha rimosso questo video (che avevo scaricato da ig e caricato sul mio account yt @differx-2), quindi *va assolutamente visto e condiviso*: https://www.instagram.com/reel/C69VswUxUIy/
se le premesse remote sono le menzogne che si leggono qui sotto evidenziate in rosso, si capisce bene come il sionismo abbia praticato e pratichi, e giustifichi, l’apartheid, la pulizia etnica e infine il genocidio dei Palestinesi:
«Non esiste una cosa come il popolo palestinese. Non è come se noi siamo venuti e li abbiamo cacciati e preso il loro paese. Essi non esistono.» (Golda Meir, dichiarazione a The Sunday Times, 15 giugno 1969)
«Come possiamo restituire i territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli.» (Golda Meir, 8 marzo 1969)
«A tutti quelli che parlano in favore di riportare indietro i rifugiati arabi devo anche dire come pensano di prendersi questa responsabilità, se sono interessati allo stato d’Israele. È bene che le cose vengano dette chiaramente e liberamente: noi non lasceremo che questo accada» (Golda Meir, 1961, discorso alla Knesset, riportato su Ner, ottobre 1961)
«Questo paese esiste come il compimento della promessa fatta da Dio stesso. Sarebbe ridicolo chiedere conto della sua legittimità» (Golda Meir, Le Monde, 15 ottobre 1971)
il genocidio inizia con l’abbassamento e la negazione dell’altro, e/o con l’auto-conferimento di un ruolo speciale nella storia, anzi sopra e oltre la storia.
spesso in questo innalzamento viene chiamato in causa un dio.
per israele i due vizi, addirittura, si sommano.
Continua a leggeremassacri israeliani nel nord di Gaza
https://www.kulturjam.it/politica-e-attualita/mentre-il-mondo-guarda-alliran-israele-massacra-i-profughi-palestinesi/
altri massacri perpetrari dai sionisti, e altre fosse comuni https://www.instagram.com/p/C6CSAlks7C6/
Medical teams collect the remains of a child who was killed by the Israeli army whose body has decomposed as a result of the Israeli army preventing access of medical personnel to save lives during their two-week onslaught on Al Shifa Hospital
https://www.monitor-italia.it/roma-censura-per-chi-parla-di-palestina-a-scuola/
la situazione è a dir poco inquietante: https://www.monitor-italia.it/roma-censura-per-chi-parla-di-palestina-a-scuola/
una scuola a misura di colonialismo?
A couple of months ago I started using a youtube channel I had as a place for vids about the situation in Palestine and the behavior of zionists in the present and the past. Yesterday I tried to share the link via facebook but it seems some people did not receive any notification, …and someone cannot even open the fb link of my post. So I decided to share the yt link using all the other social media I have access to. Please share this message and follow the channel.
Un paio di mesi fa ho iniziato a usare un canale youtube che avevo come luogo dove raccogliere video sulla situazione in Palestina e sul comportamento dei sionisti ora e in passato. Ieri ho cercato di condividere il link su facebook ma sembra che alcuni non abbiano ricevuto alcuna notifica, …e qualcuno nemmeno riesce ad aprire il link fb del mio post. Così ho deciso di condividere il link yt usando tutti gli altri social media a cui ho accesso. Per favore condividete questo messaggio e seguite il canale.
videos / video:
https://www.youtube.com/@differx-2/videos
scomodo è a Roma, in Via Carlo Emanuele I, 26
non solo non accetto queste due cose, che riporto senza commenti qui di séguito, ma ovviamente non accetto che possano convivere sullo stesso pianeta:
questo post del 1 gennaio va spinto ancora oltre, dopo il recente pronunciamento della Corte Internazionale di Giustizia. l’ho quindi in non piccola parte riveduto:
secondo i (filo)sionisti, anche l’Unicef, Oxfam, Medici senza frontiere, Save the children, Amnesty International, l’UNHCR (l’agenzia Onu per i rifugiati), la Croce rossa, la Mezzaluna rossa, l’OMS, Defense for Children International, Terre des hommes, e perfino la Rai, Macron e Blinken, quando chiedono di smetterla col genocidio, o ipotizzano una tregua, sono terroristi.
addirittura il pronunciamento della International Justice Court viene tacciato di “pregiudizio antisemita”. questa reazione sarebbe un colmo di comicità se non avesse conseguenze vili e distruttive per la popolazione di Gaza.
per non parlare dell’UNRWA, che – nonostante conti diverse migliaia di dipendenti – per un semplice sospetto su dodici (poi ridimensionati a quattro) dipendenti, sospetto ancora non confermato (e sotto indagine) da parte di Israele, si vede tagliati in toto dai prodi alleati eurostatunitensi i fondi per l’aiuto ai rifugiati: tutti, non dodici, non quattro, ma tutti. classica e infame rappresaglia che capovolge un vecchio motto, e ora suona “colpirne cento per educarne uno”. (logica che del resto ha guidato i bombardamenti a tappeto, indiscriminati, a partire dal primo massacro al campo di Jabalia).
e, sempre secondo i sionisti e i loro sostenitori, è santo e dovuto (e sollecitato dalla Torah) ammazzare l’intera popolazione araba fino all’ultima persona.
secondo questa psicosi omicida collettiva, bombardare palazzi, trucidare medici giornalisti neonati, sventrare ambulanze, malmenare civili, togliere elettricità comunicazioni acqua cibo medicine accessi carburante anestetici a un popolo e ai suoi ospedali, e piazzare cecchini a sparare a chiunque, e far morire di stenti dei nati prematuri, evacuare strutture sanitarie, mentire (su tutto), separare figli e genitori ai checkpoint, rubare terre, abbattere case e scuole, depredare campi e coltivazioni, incendiare case e alberi, sradicare e distruggere intere piantagioni altrui, insediarsi in case altrui, puntare armi durante la notte sulle case altrui, profanare cimiteri, imporre coprifuoco, arrestare illegalmente e detenere senza accuse e senza supporto legale, espiantare arbitrariamente organi a prigionieri deceduti, bloccare ambulanze col rischio di far morire chi è trasportato, invadere appartamenti in piena notte, rapire arrestare umiliare torturare donne ragazzini bambini uomini senza motivo o con pretesti, minacciare i propri cittadini non allineati col governo, licenziare o arrestare per motivi di opinione, bombardare pescherecci, rubare risorse di gas naturale, colonizzare con la violenza territori sempre più ampi, minacciare anzi tentare in tutti i modi di attuare la distruzione integrale di un popolo, con metodo, disumanizzarne continuamente l’identità, anzi negarla, e spendere milioni in propaganda e menzogne, imporre la censura su internet, armarsi fino ai denti con fini di massacro, spiare la vita di centinaia di migliaia di persone, cancellare con metodi polizieschi e intimidatori il dissenso interno, e infine fingere, in tutto questo, dopo tutto quanto esercitato e commesso, dopo le montagne di crimini accumulate in decenni, fingere di essere “le vittime”, secondo costoro, è normale.
secondo loro non è solo accettabile, è proprio giusto e santo.
mai nella storia, fatta eccezione forse per il nazismo, una patologia omicida collettiva era arrivata a tanto.
ma mai nella storia i criminali, nemmeno i nazisti, in ciò che facevano dipingevano sé stessi come “vittime”. questa è una specialità sionista.
il disgusto e la rabbia per quello che Israele fa (e Usa e Uk ed Europa incoraggiano e finanziano) sono senza limiti, sono totali, l’evidenza del genocidio è piena.
il termine “Shoah”, da Isaia, è perfettamente applicabile.
è quello che i sionisti stanno facendo ai Palestinesi da 75 anni e tre mesi.
psicosi sadica di ripetizione di quanto vissuto da ebrei innocenti sotto il nazismo. implementata da un militarismo coloniale che l’occidente ha per prassi da secoli.
Intervista audio di Federico Raponi a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU e giurista, che presenta il suo libro
J’ACCUSE. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l’apartheid in Palestina e la guerra (2023)
a Roma, presso la Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo, giovedì 11 gennaio 2024
https://tuttascena1.wordpress.com/2024/01/10/francesca-albanese-jaccuse/
N.B.: le prenotazioni per la sala, per la presentazione del libro di Francesca Albanese, sono ora chiuse e i posti disponibili occupati; ma nel post è ascoltabile l’intervista di Federico Raponi all’autrice e l’incontro dell’11 può essere seguito in diretta all’indirizzo youtube https://www.youtube.com/watch?v=0M1UztGzLOs, ovvero:
il libro: https://www.ibs.it/j-accuse-attacchi-del-7-libro-francesca-albanese-christian-elia/e/9791222500027