Archivi tag: Israele

06_05_ rome_ israel-palestine & immigration: ‘le monde diplomatique’ @ librairie stendhal

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due aggiornamenti su massacri perpetrati dai sionisti

massacri israeliani nel nord di Gaza
https://www.kulturjam.it/politica-e-attualita/mentre-il-mondo-guarda-alliran-israele-massacra-i-profughi-palestinesi/

altri massacri perpetrari dai sionisti, e altre fosse comuni https://www.instagram.com/p/C6CSAlks7C6/

il consiglio di sicurezza dell’onu approva la richiesta di tregua per gaza

da Radio Popolare:

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha chiesto la tregua immediata a Gaza

(di Emanuele Valenti)

Il consiglio di sicurezza ha accolto con un applauso l’esito della votazione sull’ennesima risoluzione che chiedeva una tregua a Gaza.
Un applauso perché per la prima volta la risoluzione è stata approvata. Finora i veti, soprattutto degli Stati Uniti ma anche di Cina e Russia, avevano impedito l’adozione di un documento che chiedesse alle parti di fermare la guerra.
Dopo cinque mesi e mezzo, con un disastro umanitario davanti agli occhi dell’opinione pubblica di tutto il mondo, l’amministrazione Biden non ha più potuto coprire Israele, il suo alleato in Medio Oriente.
I rapporti tra Biden e Netanyahu non sono mai stati buoni. E da oggi lo saranno ancora meno.

Il primo ministro israeliano ha parlato poco dopo il voto. Ha criticato la mossa americana – gli Stati Uniti si sono astenuti mentre gli altri 14 membri del Consiglio hanno votato a favore – e ha cancellato il viaggio a Washington di una delegazione israeliana previsto nei prossimi giorni.
“L’America – ha detto Netanyahu – ha cambiato la sua posizione sulla guerra”.
La Casa Bianca ha negato e ha precisato che la sua posizione è sempre stata la stessa.

La risoluzione, vincolante, chiede una tregua immediata durante il Ramadan, che finisce tra poco più di 15 giorni, e auspica che questa interruzione dei combattimenti possa portare a un durevole cessate il fuoco. Gli Stati Uniti hanno ottenuto che questa formula ne sostituisse un’altra, che parlava di un cessate il fuoco permanente, quindi la fine del conflitto.

Il documento chiede anche l’immediato rilascio degli ostaggi e l’ingresso degli aiuti umanitari.
Hamas ha accolto con favore e si è detta pronta a uno scambio ostaggi israeliani-detenuti palestinesi.
Il ministro della difesa israeliano, Gallant – che già si trovava a Washington e che tra oggi e domani dovrebbe portare a termine la sua missione con una serie di incontri di alto livello – ha detto che Israele non ha il dovere morale di fermare la guerra.

Come hanno sottolineato molto governi e diverse organizzazioni umanitarie adesso diventa fondamentale proprio questo: dare seguito al voto del Consiglio di Sicurezza, implementare la risoluzione, arrivare in tempi brevissimi a una tregua.
A questo stanno lavorando da tempo, come mediatori, Qatar ed Egitto, con il supporto americano. Le prossime ore saranno di intensi negoziati in questo senso. Rimane l’incognita, piuttosto grossa, di quello che accetterà o non accetterà Netanyahu.

enfin ! le gouvernement condamne les exactions de netanyahou ! – thomas portes

ENFIN ! Après 5 mois, le Gouvernement condamne les exactions de Netanyahou !

the kind of things israel is capable of

https://twitter.com/QudsNen/status/1762857728639115453

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‘presa diretta’: in palestina (26 feb. 2024)

una puntata quasi interamente dedicata alla Palestina: 
https://www.raiplay.it/video/2024/02/Terra-occupata—Presa-Diretta—Puntata-del-26022024-f66f180b-100f-43b0-b20c-b717bdc42eef.html

 

que israel no vaya a eurovisión por posibles actos genocidas

Hola: ¿has visto esta petición para que Israel no vaya a Eurovisión por posibles actos genocidas? – https://secure.avaaz.org/campaign/es/eurodivision_32/

https://secure.avaaz.org/campaign/es/eurodivision_32/

La Spagna chiede di firmare affinché Israele venga espulso da Eurovision e che venga messo in atto lo stesso trattamento che fu riservato alla Russia dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina

link per un riassunto della situazione a gaza e in cisgiordania (14 feb 2023)

video completo
https://www.instagram.com/reel/C24bC0rN0d0/

Hind, 6 anni, intrappolata nell’auto
https://www.instagram.com/p/C222FWXRVZt
e
https://youtube.com/shorts/zj8elid9jsI?si=gR5i2RQjo8O5KvbL

la sorte di Hind
https://www.threads.net/@kikimay612/post/C3LIJLTg9bq
e https://slowforward.net/2024/02/10/hind-the-6-years-old-child-who-called-the-red-crescent-for-help-found-dead-killed-by-the-israelis-who-also-bombed-the-ambulance-sent-to-rescue-her/

dal satellite: l’estensione delle aree distrutte in Gaza
https://www.instagram.com/p/C2z9Rnsgk8s/

speak up, don’t look away
https://twitter.com/ShaykhSulaiman/status/1750420487799558451

massacro. testimonianza nel canale di Motaz Azaiza
https://www.instagram.com/reel/C28EAtnrFA7/?igsh=NzAzOW96OGgzbmEy

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l’israele dei sionisti, uno stato a statuto speciale [revisione del post del 1-1-2024]

questo post del 1 gennaio va spinto ancora oltre, dopo il recente pronunciamento della Corte Internazionale di Giustizia. l’ho quindi in non piccola parte riveduto:

secondo i (filo)sionisti, anche l’Unicef, Oxfam, Medici senza frontiere, Save the children, Amnesty International, l’UNHCR (l’agenzia Onu per i rifugiati), la Croce rossa, la Mezzaluna rossa, l’OMS, Defense for Children International, Terre des hommes, e perfino la Rai, Macron e Blinken, quando chiedono di smetterla col genocidio, o ipotizzano una tregua, sono terroristi.

addirittura il pronunciamento della International Justice Court viene tacciato di “pregiudizio antisemita”. questa reazione sarebbe un colmo di comicità se non avesse conseguenze vili e distruttive per la popolazione di Gaza.

per non parlare dell’UNRWA, che – nonostante conti diverse migliaia di dipendenti –  per un semplice sospetto su dodici (poi ridimensionati a quattro) dipendenti, sospetto ancora non confermato (e sotto indagine) da parte di Israele, si vede tagliati in toto dai prodi alleati eurostatunitensi i fondi per l’aiuto ai rifugiati: tutti, non dodici, non quattro, ma tutti. classica e infame rappresaglia che capovolge un vecchio motto, e ora suona “colpirne cento per educarne uno”. (logica che del resto ha guidato i bombardamenti a tappeto, indiscriminati, a partire dal primo massacro al campo di Jabalia).

e, sempre secondo i sionisti e i loro sostenitori, è santo e dovuto (e sollecitato dalla Torah) ammazzare l’intera popolazione araba fino all’ultima persona.

secondo questa psicosi omicida collettiva, bombardare palazzi, trucidare medici giornalisti neonati, sventrare ambulanze, malmenare civili, togliere elettricità comunicazioni acqua cibo medicine accessi carburante anestetici a un popolo e ai suoi ospedali, e piazzare cecchini a sparare a chiunque, e far morire di stenti dei nati prematuri, evacuare strutture sanitarie, mentire (su tutto), separare figli e genitori ai checkpoint, rubare terre, abbattere case e scuole, depredare campi e coltivazioni, incendiare case e alberi, sradicare e distruggere intere piantagioni altrui, insediarsi in case altrui, puntare armi durante la notte sulle case altrui, profanare cimiteri, imporre coprifuoco, arrestare illegalmente e detenere senza accuse e senza supporto legale, espiantare arbitrariamente organi a prigionieri deceduti, bloccare ambulanze col rischio di far morire chi è trasportato, invadere appartamenti in piena notte, rapire arrestare umiliare torturare donne ragazzini bambini uomini senza motivo o con pretesti, minacciare i propri cittadini non allineati col governo, licenziare o arrestare per motivi di opinione, bombardare pescherecci, rubare risorse di gas naturale, colonizzare con la violenza territori sempre più ampi, minacciare anzi tentare in tutti i modi di attuare la distruzione integrale di un popolo, con metodo, disumanizzarne continuamente l’identità, anzi negarla, e spendere milioni in propaganda e menzogne, imporre la censura su internet, armarsi fino ai denti con fini di massacro, spiare la vita di centinaia di migliaia di persone, cancellare con metodi polizieschi e intimidatori il dissenso interno, e infine fingere, in tutto questo, dopo tutto quanto esercitato e commesso, dopo le montagne di crimini accumulate in decenni, fingere di essere “le vittime”, secondo costoro, è normale.

secondo loro non è solo accettabile, è proprio giusto e santo.

mai nella storia, fatta eccezione forse per il nazismo, una patologia omicida collettiva era arrivata a tanto.

ma mai nella storia i criminali, nemmeno i nazisti, in ciò che facevano dipingevano sé stessi come “vittime”. questa è una specialità sionista.

 

estratti dal documentario “tantura”: ex soldati israeliani raccontano gli orrori commessi nel 1948

This film documents only one of the several hundred ethnic cleansing operations that took place at the birth of the Israeli state in 1948, in this case in the village of Tantura

More here: https://www.youtube.com/results?search_query=tantura+documentary

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meriti e limiti dei primi risultati dall’aja: del tutto insufficienti a fermare lo sterminio in palestina. ma sono un primo passo

i sionisti e il loro horror as usual

come business as usual

tutti post di oggi

‘barbasophia’: sul no di israele a uno stato palestinese

lettera agli ebrei italiani / franco fortini. 1989

 

Ogni giorno siamo informati della repressione israeliana contro la popolazione palestinese. E ogni giorno più distratti dal suo significato, come vuole chi la guida.

Cresce ogni giorno un assedio che insieme alle vite, alla cultura, le abitazioni, le piantagioni e la memoria di quel popolo e – nel medesimo tempo – distrugge o deforma l’onore di Israele.

In uno spazio che è quello di una nostra regione, alle centinaia di uccisi, migliaia di feriti, decine di migliaia di imprigionati – e al quotidiano sfruttamento della forza-lavoro palestinese, settanta o centomila uomini – corrispondono decine di migliaia di giovani militari e coloni israeliani che per tuttala loro vita, notte dopo giorno, con mogli, i figli e amici, dovranno rimuovere quanto hanno fatto o lasciato fare.
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intervista a francesca albanese sul suo libro “j’accuse”

Intervista audio di Federico Raponi a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU e giurista, che presenta il suo libro
J’ACCUSE. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l’apartheid in Palestina e la guerra (2023)
a Roma, presso la Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo, giovedì 11 gennaio 2024
https://tuttascena1.wordpress.com/2024/01/10/francesca-albanese-jaccuse/

N.B.: le prenotazioni per la sala, per la presentazione del libro di Francesca Albanese, sono ora chiuse e i posti disponibili occupati; ma nel post è ascoltabile l’intervista di Federico Raponi all’autrice e l’incontro dell’11 può essere seguito in diretta all’indirizzo youtube https://www.youtube.com/watch?v=0M1UztGzLOs, ovvero:

il libro: https://www.ibs.it/j-accuse-attacchi-del-7-libro-francesca-albanese-christian-elia/e/9791222500027