Archivi tag: scritture assertive

muybridge per poeti / differx. 2022

poesia macerata / differx. 2022

ancora sul romanticismo

“libridine”, allo studio campo boario (roma): da oggi, 22 aprile, a fine giugno

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PDF del dépliant:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/pieghevole-libridine_-aprile-giugno-2022.pdf

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stuttura-tipo di una poesia assertiva / differx. 2021

2003-2015: espressioni che non vogliono (né volevano) venir fissate come “categorie”

da un post del 2015 in N.I.:
https://www.nazioneindiana.com/2015/10/12/qualche-asserzione-sparsa/

Se vado con la memoria a prima del 2005, precisamente al 2003-04 o anche precedentemente, rammento la mia ipotesi di una scrittura definita come coerente con una idea di “informale freddo” (a differenza della corrente tellurica/vulcanica dell’informale in arte, oltre mezzo secolo prima): cfr. Note di ricerca e ascolto di autori: un informale freddo – e una rete tesa ai punti, in «L’Ulisse», n. 1, giugno 2004, http://www.lietocolle.com/cms/img_old/ulisse_1.pdf. (ma cfr. anche http://www.italianisticaonline.it/2004/fortini/). Se andiamo al 2006, troviamo l’ipotesi – di Bortolotti e mia – di un differenziarsi (e forse vicendevole precisarsi) di “installazione” e “performance”: http://gammm.org/index.php/2006/07/16/tre-paragrafi-gbortolotti-mgiovenale/. Nel 2009 esce il volume collettivo Prosa in prosa (ex link: http://www.l elettere.it/site/e_Product.asp?IdCategoria=&TS02_ID=1502; attualmente: https://www.lelettere.it/libro/9788860873019, ma fuori catalogo) il cui titolo è formula che si deve a Jean-Marie Gleize. Nel 2010 o poco prima ha iniziato a diffondersi una mia fissazione: quella che tutti si sia incappati recentemente/felicemente in un evento avviatosi già coi primi anni Sessanta: un “cambio di paradigma” (cfr. il n. 43 del «verri», giugno, 2010, e poi https://www.nazioneindiana.com/2010/10/21/cambio-di-paradigma/). Se andiamo al 2011 abbiamo “loose writing”, espressione che ho pensato di poter riferire soprattutto a gran parte del lavoro di Carlo Bordini, e ad altri autori: https://puntocritico2.wordpress.com/2011/01/25/quattro-categorie-piu-una-loose-writing/. (Di recente la collana Syn ha ospitato un testo di Alessandra Carnaroli che mi pare decisamente esemplare, in questi termini: http://www.ikona.net/alessandra-carnaroli-elsamatta/).

Infine: la coppia “assertivo” / “non assertivo” è rintracciabile daccapo sia nel testo Cambio di paradigma (2010, cfr. sopra) sia in un documento caricato nel marzo dello stesso anno sul mio blog: Prosa in prosa e gammm.org in (non)rapporto con le avanguardie storiche, https://slowforward.files.wordpress.com/2010/03/mg_nonrapp.pdf, così come in un dibattito su Absolute poetry, di cui si è purtroppo perso il link, temo; ma in cui mi riferivo alle prose in prosa come a testi che sono “non versi in prosa, non poème en prose, non prosa lirica, non narrazione, non epica, non prosa filosofica, non prosa d’arte, non prosa assertiva-artaudiana (Noël), non frammenti/aforismi che segmentano un pensiero (Bousquet, Cioran), non voyage/onirismo (Michaux)”. (E cfr. inoltre: https://slowforward.wordpress.com/2013/07/05/corrispondenza-privata-_-1-assertivo-non-assertivo/).

Bon. A valle di questo non richiesto iter mnemotecnico, tornando a quanto dicevo, ecco: “informale freddo”, “cambio di paradigma”, “loose writing”, “non assertività”, così come altre espressioni che mi è capitato di usare o addirittura coniare (penso anche a vocaboli inglesi: “installance”, “to drawrite”), non sono categorie, non vogliono essere scatole, definizioni. Vengono usate come tali, spesso. Ma sono, probabilmente, ambienti, costantemente dotati di tutti i comfort dubitativi degli ambienti che – da architetto deviante – escogito.

Abitare in un ambiente provvisorio e dubitante collide spesso con l’intento di mettervi radici, o di sedersi comodi. Il dubbio serve a questo: a non fermarsi troppo, e a non sentirsi troppo a proprio agio. Autori o critici stanziali, invece, si trattengono, o al contrario scappano a gambe levate come si fosse intenzionati a vender loro una casa infestata.

A scanso di equivoci (che rimarranno, temo) qui reinsisto: le espressioni sopra elencate sono espressioni, non scatole. Non vorrebbero essere categorie. Tuttavia sono e fanno “critica”, quindi sono a loro volta asseveranti, assertive (con quota d’ombra). È evitabile? Non credo.

(Ma si tratta di critica, appunto, non di prose o poesie…)
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19 maggio, fondazione primoli, “laboratorio-roma”: ultimo incontro _ giornata di studio

LABORATORIO-ROMA
Genealogie novecentesche – Tendenze della poesia degli anni 2000

Ciclo di incontro con i poeti contemporanei a Roma
A cura di Roberto Antonelli e Luigi Severi

Giornata di studio 19 maggio, 9:30-18:00
Poesia al tempo dell’ultima modernità: modelli, risorse, realtà delle scritture nuove

La poesia italiana attraversa un momento di notevole vivacità. Tuttavia, non è facile individuarvi delle tendenze unitarie, per via di un crescente attraversamento dei confini tra un genere e l’altro, tra una forma e l’altra. Proprio questa crescente vitalità e, al tempo stesso, questa fisionomia sfuggente alle consuete categorie (anche in accordo con nuovi modelli letterari, in particolare statunitensi e francesi), rende particolarmente degno d’attenzione il panorama dei numerosi poeti letterariamente nati nei primi anni Duemila e oggi operanti a Roma, ben rappresentativi non solo della qualità ma anche della multiformità delle scritture poetiche di ambito italiano. Per questa ragione sembra utile proporre tali scritture ad un pubblico che, quando anche di intendenti, resta tuttavia lontano dalla poesia contemporanea, e in particolare dalle sue direzioni più recenti. Poiché decisivi restano i nodi con la tradizione, e anzi con la somma di tradizioni novecentesche, è sembrato opportuno proporre lezioni sugli autori del Novecento, cruciali e tuttora esemplari, oltreché centrali nei programmi scolastici, seguiti da incontri con alcuni poeti contemporanei, trascelti e raggruppati di volta in volta sulla base di un qualche tratto in comune, quanto a visione del mondo, concezione della forma, legame con le tradizioni.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA DI STUDI

Sessione 1 – Ore 10.00 – 11.30
Guido MAZZONI, Scrittura, soggetto, società
Andrea INGLESE, Moti di prosa in Francia (e Italia)
Florinda FUSCO, Scritture del fuori

Sessione 2 – Ore 12.00 – 13.30
Marco GIOVENALE, Una macchina di effetti. Alcuni pezzi di ricambio per descrizioni e teorie su scritture contemporanee
Giulio MARZAIOLI, Procedura come invito
Pasquale POLIDORI, L’infigurabile plastico. Verso, sponda e soluzione (del visibile)

Sessione 3 – Ore 15.00 – 16.30
Simona MENICOCCI, Politica e letteratura. Su alcune scritture epistemologicamente impegnate
Andrea CORTELLESSA, Expanded Poetry # 3. Conflitti di storie, conflitti di segni
Vincenzo OSTUNI, La poesia circostante: due visioni a confronto

Sessione 4 – Ore 17.00 – 18.00
Daniele POLETTI, Verso la nuova complessità. Come la scrittura può cambiare forma
Luigi SEVERI, Forme complesse e ibridazione: fenomeni di scavo in poesia

*
su Facebook:
https://www.facebook.com/events/565369920513543

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26 aprile, fondazione primoli, “laboratorio-roma”: roberto antonelli, elisa davoglio, simona menicocci, fabio teti, sara ventroni

LABORATORIO-ROMA
Genealogie novecentesche – Tendenze della poesia degli anni 2000

Ciclo di incontro con i poeti contemporanei a Roma
A cura di Roberto Antonelli e Luigi Severi

giovedì 26 aprile
ore 16 – Il percorso: R. ANTONELLI, Tra Pasolini e Amelia Rosselli. Scrittura sperimentale e scrittura civile
ore 17.30 – L’incontro: Storia e scrittura: le forme del tragico, con ELISA DAVOGLIO / SIMONA MENICOCCI / FABIO TETI / SARA VENTRONI

La poesia italiana attraversa un momento di notevole vivacità. Tuttavia, non è facile individuarvi delle tendenze unitarie, per via di un crescente attraversamento dei confini tra un genere e l’altro, tra una forma e l’altra. Proprio questa crescente vitalità e, al tempo stesso, questa fisionomia sfuggente alle consuete categorie (anche in accordo con nuovi modelli letterari, in particolare statunitensi e francesi), rende particolarmente degno d’attenzione il panorama dei numerosi poeti letterariamente nati nei primi anni Duemila e oggi operanti a Roma, ben rappresentativi non solo della qualità ma anche della multiformità delle scritture poetiche di ambito italiano. Per questa ragione sembra utile proporre tali scritture ad un pubblico che, quando anche di intendenti, resta tuttavia lontano dalla poesia contemporanea, e in particolare dalle sue direzioni più recenti. Poiché decisivi restano i nodi con la tradizione, e anzi con la somma di tradizioni novecentesche, è sembrato opportuno proporre lezioni sugli autori del Novecento, cruciali e tuttora esemplari, oltreché centrali nei programmi scolastici, seguiti da incontri con alcuni poeti contemporanei, trascelti e raggruppati di volta in volta sulla base di un qualche tratto in comune, quanto a visione del mondo, concezione della forma, legame con le tradizioni.

Il programma completo degli incontri è qui:
https://slowforward.net/2018/02/01/laboratorio-roma-genealogie-novecentesche-tendenze-della-poesia-degli-anni-2000/

su facebook:
https://www.facebook.com/events/164690414152130

Tutti gli incontri si svolgeranno presso la FONDAZIONE PRIMOLI
via G. Zanardelli 1 – 00186 Roma

ingresso gratuito

Contatti
Tel. 06.68801136 / 0668801827
Web. www.fondazioneprimoli.it

12 aprile, fondazione primoli, “laboratorio-roma”: cecilia bello minciacchi, giulio marzaioli, fabio orecchini, michele zaffarano, pasquale polidori

LABORATORIO-ROMA
Genealogie novecentesche – Tendenze della poesia degli anni 2000

Ciclo di incontro con i poeti contemporanei a Roma
A cura di Roberto Antonelli e Luigi Severi

giovedì 12 aprile
ore 16 – Il percorso: C. BELLO MINCIACCHI, Ungaretti e dintorni.
ore 17.30 – L’incontro: Poesia, installazione, dispositivo, con GIULIO MARZAIOLI / FABIO ORECCHINI / MICHELE ZAFFARANO e la partecipazione dell’artista PASQUALE POLIDORI

La poesia italiana attraversa un momento di notevole vivacità. Tuttavia, non è facile individuarvi delle tendenze unitarie, per via di un crescente attraversamento dei confini tra un genere e l’altro, tra una forma e l’altra. Proprio questa crescente vitalità e, al tempo stesso, questa fisionomia sfuggente alle consuete categorie (anche in accordo con nuovi modelli letterari, in particolare statunitensi e francesi), rende particolarmente degno d’attenzione il panorama dei numerosi poeti letterariamente nati nei primi anni Duemila e oggi operanti a Roma, ben rappresentativi non solo della qualità ma anche della multiformità delle scritture poetiche di ambito italiano. Per questa ragione sembra utile proporre tali scritture ad un pubblico che, quando anche di intendenti, resta tuttavia lontano dalla poesia contemporanea, e in particolare dalle sue direzioni più recenti. Poiché decisivi restano i nodi con la tradizione, e anzi con la somma di tradizioni novecentesche, è sembrato opportuno proporre lezioni sugli autori del Novecento, cruciali e tuttora esemplari, oltreché centrali nei programmi scolastici, seguiti da incontri con alcuni poeti contemporanei, trascelti e raggruppati di volta in volta sulla base di un qualche tratto in comune, quanto a visione del mondo, concezione della forma, legame con le tradizioni.

Il programma completo degli incontri è qui:
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Tutti gli incontri si svolgeranno presso la FONDAZIONE PRIMOLI
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22 marzo, fondazione primoli, “laboratorio-roma”: luigi severi, fiammetta cirilli, guido mazzoni, gilda policastro

LABORATORIO-ROMA
Genealogie novecentesche – Tendenze della poesia degli anni 2000

Ciclo di incontro con i poeti contemporanei a Roma
A cura di Roberto Antonelli e Luigi Severi

giovedì 22 marzo
ore 16 – Il percorso: L. SEVERI, Da Campana al secondo Novecento. Percorsi della prosa poetica
ore 17.30 – L’incontro: Incroci di forme. Tra prosa narrativa e prosa in poesia, con FIAMMETTA CIRILLI / GUIDO MAZZONI / GILDA POLICASTRO

La poesia italiana attraversa un momento di notevole vivacità. Tuttavia, non è facile individuarvi delle tendenze unitarie, per via di un crescente attraversamento dei confini tra un genere e l’altro, tra una forma e l’altra. Proprio questa crescente vitalità e, al tempo stesso, questa fisionomia sfuggente alle consuete categorie (anche in accordo con nuovi modelli letterari, in particolare statunitensi e francesi), rende particolarmente degno d’attenzione il panorama dei numerosi poeti letterariamente nati nei primi anni Duemila e oggi operanti a Roma, ben rappresentativi non solo della qualità ma anche della multiformità delle scritture poetiche di ambito italiano. Per questa ragione sembra utile proporre tali scritture ad un pubblico che, quando anche di intendenti, resta tuttavia lontano dalla poesia contemporanea, e in particolare dalle sue direzioni più recenti. Poiché decisivi restano i nodi con la tradizione, e anzi con la somma di tradizioni novecentesche, è sembrato opportuno proporre lezioni sugli autori del Novecento, cruciali e tuttora esemplari, oltreché centrali nei programmi scolastici, seguiti da incontri con alcuni poeti contemporanei, trascelti e raggruppati di volta in volta sulla base di un qualche tratto in comune, quanto a visione del mondo, concezione della forma, legame con le tradizioni.

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oggi, 8 marzo, fondazione primoli, per il “laboratorio-roma”: andrea malagamba, marco giovenale, vincenzo ostuni

LABORATORIO-ROMA
Genealogie novecentesche – Tendenze della poesia degli anni 2000

Ciclo di incontro con i poeti contemporanei a Roma
A cura di Roberto Antonelli e Luigi Severi

giovedì 8 marzo
ore 16 – Il percorso: A. MALAGAMBA, Montale e dintorni. La poetica del Soggetto
ore 17.30 – L’incontro: Scrittura poetica come opera mondo, con MARCO GIOVENALE / VINCENZO OSTUNI

La poesia italiana attraversa un momento di notevole vivacità. Tuttavia, non è facile individuarvi delle tendenze unitarie, per via di un crescente attraversamento dei confini tra un genere e l’altro, tra una forma e l’altra. Proprio questa crescente vitalità e, al tempo stesso, questa fisionomia sfuggente alle consuete categorie (anche in accordo con nuovi modelli letterari, in particolare statunitensi e francesi), rende particolarmente degno d’attenzione il panorama dei numerosi poeti letterariamente nati nei primi anni Duemila e oggi operanti a Roma, ben rappresentativi non solo della qualità ma anche della multiformità delle scritture poetiche di ambito italiano. Per questa ragione sembra utile proporre tali scritture ad un pubblico che, quando anche di intendenti, resta tuttavia lontano dalla poesia contemporanea, e in particolare dalle sue direzioni più recenti. Poiché decisivi restano i nodi con la tradizione, e anzi con la somma di tradizioni novecentesche, è sembrato opportuno proporre lezioni sugli autori del Novecento, cruciali e tuttora esemplari, oltreché centrali nei programmi scolastici, seguiti da incontri con alcuni poeti contemporanei, trascelti e raggruppati di volta in volta sulla base di un qualche tratto in comune, quanto a visione del mondo, concezione della forma, legame con le tradizioni.

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8 marzo, fondazione primoli, “laboratorio-roma”: andrea malagamba, marco giovenale, vincenzo ostuni

LABORATORIO-ROMA
Genealogie novecentesche – Tendenze della poesia degli anni 2000

Ciclo di incontro con i poeti contemporanei a Roma
A cura di Roberto Antonelli e Luigi Severi

giovedì 8 marzo
ore 16 – Il percorso: A. MALAGAMBA, Montale e dintorni. La poetica del Soggetto
ore 17.30 – L’incontro: Scrittura poetica come opera mondo, con MARCO GIOVENALE / VINCENZO OSTUNI

La poesia italiana attraversa un momento di notevole vivacità. Tuttavia, non è facile individuarvi delle tendenze unitarie, per via di un crescente attraversamento dei confini tra un genere e l’altro, tra una forma e l’altra. Proprio questa crescente vitalità e, al tempo stesso, questa fisionomia sfuggente alle consuete categorie (anche in accordo con nuovi modelli letterari, in particolare statunitensi e francesi), rende particolarmente degno d’attenzione il panorama dei numerosi poeti letterariamente nati nei primi anni Duemila e oggi operanti a Roma, ben rappresentativi non solo della qualità ma anche della multiformità delle scritture poetiche di ambito italiano. Per questa ragione sembra utile proporre tali scritture ad un pubblico che, quando anche di intendenti, resta tuttavia lontano dalla poesia contemporanea, e in particolare dalle sue direzioni più recenti. Poiché decisivi restano i nodi con la tradizione, e anzi con la somma di tradizioni novecentesche, è sembrato opportuno proporre lezioni sugli autori del Novecento, cruciali e tuttora esemplari, oltreché centrali nei programmi scolastici, seguiti da incontri con alcuni poeti contemporanei, trascelti e raggruppati di volta in volta sulla base di un qualche tratto in comune, quanto a visione del mondo, concezione della forma, legame con le tradizioni.

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22 febbraio, fondazione primoli, “laboratorio-roma”: roberto antonelli, maria grazia calandrone, paolo febbraro

LABORATORIO-ROMA
Genealogie novecentesche – Tendenze della poesia degli anni 2000

Ciclo di incontro con i poeti contemporanei a Roma
A cura di Roberto Antonelli e Luigi Severi

giovedì 22 febbraio
ore 16 – Il percorso: R. ANTONELLI, Le avanguardie, il canone lirico del Novecento e la scuola
ore 17.30 – L’incontro: Scomposizioni, ipotesi, metamorfosi del lirico, con MARIA GRAZIA CALANDRONE / PAOLO FEBBRARO

La poesia italiana attraversa un momento di notevole vivacità. Tuttavia, non è facile individuarvi delle tendenze unitarie, per via di un crescente attraversamento dei confini tra un genere e l’altro, tra una forma e l’altra. Proprio questa crescente vitalità e, al tempo stesso, questa fisionomia sfuggente alle consuete categorie (anche in accordo con nuovi modelli letterari, in particolare statunitensi e francesi), rende particolarmente degno d’attenzione il panorama dei numerosi poeti letterariamente nati nei primi anni Duemila e oggi operanti a Roma, ben rappresentativi non solo della qualità ma anche della multiformità delle scritture poetiche di ambito italiano. Per questa ragione sembra utile proporre tali scritture ad un pubblico che, quando anche di intendenti, resta tuttavia lontano dalla poesia contemporanea, e in particolare dalle sue direzioni più recenti. Poiché decisivi restano i nodi con la tradizione, e anzi con la somma di tradizioni novecentesche, è sembrato opportuno proporre lezioni sugli autori del Novecento, cruciali e tuttora esemplari, oltreché centrali nei programmi scolastici, seguiti da incontri con alcuni poeti contemporanei, trascelti e raggruppati di volta in volta sulla base di un qualche tratto in comune, quanto a visione del mondo, concezione della forma, legame con le tradizioni.

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laboratorio-roma. genealogie novecentesche – tendenze della poesia degli anni 2000

LABORATORIO-ROMA
Genealogie novecentesche – Tendenze della poesia degli anni 2000

Ciclo di incontro con i poeti contemporanei a Roma
A cura di Roberto Antonelli e Luigi Severi

La poesia italiana attraversa un momento di notevole vivacità. Tuttavia, non è facile individuarvi delle tendenze unitarie, per via di un crescente attraversamento dei confini tra un genere e l’altro, tra una forma e l’altra. Proprio questa crescente vitalità e, al tempo stesso, questa fisionomia sfuggente alle consuete categorie (anche in accordo con nuovi modelli letterari, in particolare statunitensi e francesi), rende particolarmente degno d’attenzione il panorama dei numerosi poeti letterariamente nati nei primi anni Duemila e oggi operanti a Roma, ben rappresentativi non solo della qualità ma anche della multiformità delle scritture poetiche di ambito italiano. Per questa ragione sembra utile proporre tali scritture ad un pubblico che, quando anche di intendenti, resta tuttavia lontano dalla poesia contemporanea, e in particolare dalle sue direzioni più recenti. Poiché decisivi restano i nodi con la tradizione, e anzi con la somma di tradizioni novecentesche, è sembrato opportuno proporre lezioni sugli autori del Novecento, cruciali e tuttora esemplari, oltreché centrali nei programmi scolastici, seguiti da incontri con alcuni poeti contemporanei, trascelti e raggruppati di volta in volta sulla base di un qualche tratto in comune, quanto a visione del mondo, concezione della forma, legame con le tradizioni.

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fortunosamente reperita in un ovetto di cioccolato la spiegazione del perché alcune riviste letterarie praticano una incontrollata assertività da vent’anni e costantemente se ne gloriano