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gian luca picconi: recensione a “il cotone” (zacinto/biblion, 2021) – sul n. 331 de ‘l’immaginazione’

Grazie a Gian Luca Picconi per la sua attenta/esattissima recensione al (e alle implicazioni del) libro Il cotone. Il pezzo è uscito sul n. 331 de “l’immaginazione”.

incipit della recensione di Gian Luca Picconi a IL COTONE

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https://www.biblionedizioni.it/prodotto/il-cotone/
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“il cotone”, di mg: reading dell’autore, con presentazione di gianluca garrapa

Intervista per Radio Questa Sera a Marco Giovenale su Il cotone. (Bioflocculazione), Zacinto/Biblion, 2021, cui l’autore ha abbinato il brano musicale Strollin’ dall’album omonimo, Strollin’, di Chet Baker del 1986.

Il libro:
https://www.biblionedizioni.it/prodotto/il-cotone/

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un’acquarello di maria vittoria petrolati

 

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in occasione della presentazione de La gente non sa cosa si perde (Tic), Delle osservazioni (Blonk) e Il cotone (Zacinto) allo Studio Campo Boario, con Ada Tosatti, il 7 giugno 2022, nella rassegna Libridine 2022.

antonio devicienti: “il cotone”, di mg, recensito in dialogo con testi di gustav sjöberg

un energicissimo grazie ad Antonio Devicienti per questa lettura de Il cotone (Zacinto/Biblion, 2021), con riferimenti pertinenti e puntuali all’opera di un amico e studioso che mi è carissimo: Gustav Sjöberg.

https://wp.me/p435ho-1qL

audio integrale della presentazione di tre libri di mg allo studio campo boario, 7 giugno 2022

Ada Tosatti presenta, in dialogo con l’autore, tre libri di Marco Giovenale: La gente non sa cosa si perde (TIC Edizioni), Delle osservazioni (Blonk) e Il cotone (Zacinto/Biblion). Roma, Studio Campo Boario, 7 giugno 2022.

presentazione di tre libri di Marco Giovenale

stasera, intervista su “il cotone” (zacinto/biblion, 2021), a cura di gianluca garrapa, su puntoradio.fm

OGGI, sabato 11 giugno 2022 a Radioquestasera, su PuntoRadioFM, alle ore 22.30: intervista a Marco Giovenale (redattore di gammm.org) sul suo libro di prose Il cotone. (Bioflocculazione), edito da Zacinto edizioni nel 2021, cui l’autore ha abbinato il brano musicale Strollin’ dall’album omonimo di Chet Baker del 1986.

In diretta e in streaming su puntoradio.fm o su www.puntoradio.listen2myradio.com o sintonizzandovi sui 91.1 – 91.6 Fm o scaricando l’App di PuntoRadioFM.

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frammenti video dalla lettura di mg a campo boario (7 giugno 2022)

grazie ad Ada Tosatti per il dialogo, le domande e le osservazioni preziose sui testi. grazie a Luigi Michetti per la registrazione e il montaggio. e un grazie speciale all’ospitalità e cura di Alberto D’Amico, al quale si devono gli ulteriori frammenti video raccolti qui:

https://www.facebook.com/groups/333455522273540/permalink/335517802067312/

e qui: https://www.facebook.com/groups/333455522273540/permalink/335973688688390/

martedì 7 giugno, allo studio campo boario: tre libri di mg, introdotti da ada tosatti

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martedì 7 giugno, alle ore 18:00, presso lo Studio Campo Boario (viale del Campo Boario 4a), nel contesto della rassegna Libridine 2022, Ada Tosatti presenta tre libri recenti (2021) di Marco Giovenale:

La gente non sa cosa si perde
(TIC Edizioni)

Delle osservazioni
(Blonk)

Il cotone
(Zacinto/Biblion)

 

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Si parlerà di scritture di ricerca, poesia, prosa in prosa, e bioflocculazione

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/542508154003370

Ada Tosatti è Professore associato di Lingua, letteratura e civiltà italiana all’Università Sorbonne Nouvelle-Paris 3. Ha pubblicato studi su vari autori di poesia e narrativa del Novecento e dell’epoca ipercontemporanea. Ha prefato Antologica. Poesie 1958-2010, di Nanni Balestrini (Mondadori, 2013). Traduce poesia e narrativa dall’italiano e dal francese. Ha collaborato per vari anni all’antologia della traduzione della poesia italiana contemporanea  www.uneautrepoesieitalienne.blogspot.com

Marco Giovenale vive apparentemente a Roma ma in realtà abita qui, qui, qui, qui, …

7 giugno, studio campo boario: tre libri di mg, introdotti da ada tosatti

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7 giugno, campo boario (viale campo boario 4a): tre libri di mg

https://ticedizioni.com/collections/chapbooks/products/la-gente-non-sa-cosa-si-perde-giovenale

https://www.blonk.it/book/delle-osservazioni/

https://www.zacintoedizioni.com/product-page/il-cotone

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“libridine”, allo studio campo boario (roma): da oggi, 22 aprile, a fine giugno

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PDF del dépliant:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/pieghevole-libridine_-aprile-giugno-2022.pdf

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podcast dell’intervista di mg a radiotre suite su “il cotone”

https://www.raiplaysound.it/audio/2022/02/Radio3-Suite—Magazine-del-20022022-94a719a3-1c47-4bbb-a4b0-a560f9899934.html

intervista a mg su Il cotone: a circa 16′ 44”
ossia precisamente qui:
https://www.raiplaysound.it/audio/2022/02/Radio3-Suite—Magazine-del-20022022-94a719a3-1c47-4bbb-a4b0-a560f9899934.html?ts=995

il libro:
https://www.zacintoedizioni.com/product-page/il-cotone

 

righe volutamente quasi magre su “il cotone”, scritte aspettando un collegamento radio

MG

  • per Il cotone non parlerei di poesia o di verso in senso proprio, semmai – potendo – di prosiverso. nel senso preciso dell’ossimoro che così si crea: prorsus+versus. una faccenda che è destinata ad arrivare alla fine dello spazio definito, e però – se vuole – scende a patti con la frattura: anzi semplicemente scende. stop. scala di uno.
  • quindi ovviamente nessun rapporto con il prosimetro (sono qui del tutto disinteressato a ritmi e metri), tantomeno con prosa poetica, o poesia in prosa. niente del genere. (e: di quel genere) (letterario).
  • per un esempio di nichilismo: p. 28.
  • ironia e gioco un po’ dovunque, giocoforza. per dire, a p. 24 dove si itera “opportuna” / “opportuni”, e dove si parla delle “mille traversie della vita”. se uno leggendo non ride o sorride, ha un problema. e non è un problema mio.
  • Il cotone è un testo pochissimo o per niente performativo o performabile. non dico con questo che sia installativo. deve pur venir letto, e linearmente. quindi non è una stele, una lista, un “heap of language” (Robert Smithson). però è una sequenza per gli occhi più che per la voce. anche alcune tabulazioni, fratture, ordinamenti grafici, lo suggeriscono. ma un po’ tutto il libro.
  • molti materiali testuali non hanno necessariamente a che fare con il significato. possono essere soltanto cellule, rade, in uno spazio ampio.
  • diverse frasi (a volte, anche, et pour cause: frasi fatte) sono interrotte, non si concludono. il troncamento di solito non si verifica solo per punire il già noto (sappiamo tutti come completare certi ritornelli) ma anche semplicemente per insofferenza verso l’andamento frasale in sé (qualsiasi cosa si stia dicendo).
  • allo stesso tempo (e magari proprio per quanto ho appena chiarito) è un librino dove si verifica una specie di colloquio. allora il buon numero di troncamenti può alludere a una mimesi del parlato? se si vuole. se il lettore vuole. bontà sua, se bontà è. (un esempio è chiaramente quello di p. 22).
  • il cotone che svolazza in nuvole aleatorie e la flocculazione di biologia e biografia non solo hanno a che fare con un nulla di fatto delle vicende (biologiche, appunto, e biografiche), ma si afferrano a quelle poche memorie cinematografiche che, per eccesso di assertività, santa pazienza, ci si sono piantate in testa con l’arpione dell’allegoria: