L’ennesimo, insopportabile, femminicidio sta scuotendo il quartiere di San Lorenzo. Una ragazza di sedici anni, Desirée, colpita a morte dalla violenza maschile (che non ha colore) e della droga. Come sciacalli, prima la politica delle ruspe, poi i fascisti vari, infestano un quartiere da troppo tempo martorizzato dal narcotraffico. Sabato 27 ottobre, alle ore 16, sarà la volta di Forza Nuova che, nonostante le parole del Municipio II e della Sindaca Raggi, pretende di “marciare” sul quartiere medaglia d’oro della Resistenza. Esc convergerà nella piazza e nella mobilitazione antifascista, antirazzista e antisessista, promossa dall’ANPI, dalla parte sana e solidale di San Lorenzo, dagli spazi autogestiti, dalle reti femministe. Per questo motivo, posticipiamo alle 18:30 l’assemblea dal titolo È successo un Sessantotto. E invitiamo tutte e tutti a raggiungere piazza dell’Immacolata alle ore 14, per poi, dalle 18:30, raggiungere Esc e partecipare all’assemblea.
È successo un Sessantotto
Cosa resta, cosa è andato perduto, cosa resta ancora da fare. Voci di allora, voci di oggi, alla ricerca del futuro alle nostre spalle.
27 ottobre 2018, a partire dalle 18:30
presso Esc – Atelier autogestito (via dei Volsci 159)
Il Sessantotto ha cambiato il mondo. Studenti, operai, donne, masse e singoli, artisti e pazzi, comunisti e cattolici di base: il cielo è caduto sulla terra, niente è stato più come prima – nella sfera pubblica e in quella privata, nel lavoro e nella scuola, nella comunicazione e nella mobilità. A distanza di cinquant’anni, il ricordo, anche gioioso, è offuscato dalla violenza reazionaria: da Trump a Salvini, da Putin a Bolsonaro, da Modi a Orbán, tutto sembra correre verso l’abisso. Eppure, capiamo la catastrofe del nostro tempo, se siamo in grado di fare i conti con la potenza del Sessantotto; del decennio che lo ha preceduto, di quelli che l’hanno seguito. La rottura sociale, politica, sessuale e culturale di allora è ancora il bersaglio privilegiato di chi alza ovunque muri, impoverisce a dismisura il lavoro, odia le donne, fomenta il furore razzista. Del passato, però, non ci interessano nostalgia e celebrazioni: si tratta di coglierne, invece, le possibilità ancora da realizzare. Si può discutere del Sessantotto, se prendono parola le lotte di oggi – femministe, precarie, antirazziste. I conflitti del nostro tempo davvero parlano, se la potenza del Sessantotto non rimane reperto museale. Un’assemblea, dunque, è ciò che proponiamo alla città di Roma: contro il cattivo il presente, per riprendere il cammino.
Intervengono: Assemblea di Scienze politiche (Sapienza), Angela Azzaro, Cattive maestre, Roberto Ciccarelli, CLAP, Maria Rosa Cutrufelli, Giairo Daghini, Augusto Illuminati, InfoSex, Lea Melandri, Franco Piperno, Bianca Pomeranzi, Laura Storti, Guido Viale.